L'acustica di ascolto è un problema non meno importante rispetto agli
elementi di una catena Hi-Fi . In pratica si può considerare il luogo in
cui viene montato l'impianto Hi-Fi come parte della catena.
Elenchiamo le caratteristiche che bisogna esigere dal locale in cui
viene montato un impianto di Alta Fedeltà:
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Dimensioni ragionevoli:
per un buona posizione d'ascolto e per collocare i diffusori acustici a
sufficiente distanza gli uni dagli altri;
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Assenza di risonanze;
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Tempo di riverberazione: consigliato tra 0,5 e 0,8s in modo
che sia tutelata la leggibilità del messaggio sonoro senza tagliare gli
acuti;
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Isolamento acustico: per non essere disturbati da fattori
esterni e per non disturbare eventuali vicini!
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DISPOSIZIONE
DELLE CASSE ACUSTICHE
Non esiste una regola precisa per la disposizione dei diffusori nel
locale d'ascolto.
L'importante è disporre i diffusori a sufficiente distante l'uno
dall'altro in modo che l'effetto stereofonico sia normale e ben
spaziate: 2,5m è una misura minima consigliata, una distanza maggiore è
in funzione del rapporto lunghezza/larghezza della stanza.
E' preferibile utilizzare il locale nel senso della lunghezza.
Nell'ascolto domestico si ricevono due informazioni sonore: una
proveniente direttamente dagli altoparlanti, l'altra dal riverbero delle
pareti.
Per un buon ascolto stereofonico è necessario che l'informazione diretta
abbia la prevalenza sull'altra. Il trattamento del tasso di riverbero
del locale d'ascolto migliorerà sensibilmente tale rapporto.
Nella maggior parte dei casi, la migliore posizione d'ascolto è quella
al vertice di un triangolo equilatero avente per base la linea che
congiunge le due casse acustiche.
Si deve poi fare in modo che le risonanze dei bassi, prodotte dal locale
d'ascolto, non siano rinforzate dalla posizione dei diffusori. Come
regola generale è bene evitare la collocazione agli angoli, perché tale
posizione favorisce le risonanze.
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MESSA
IN FASE DELLE CASSE ACUSTICHE
E' un'operazione di estrema importanza. Consiste nel collegare le casse
all'amplificatore in modo simmetrico.
Se per un segnale S, identico sui
due canali stereofonici, la membrana dell'altoparlante di destra si
sposta in avanti, anche la membrana dell'altoparlante di sinistra deve
spostarsi nello stesso senso.
In caso contrario, vanno invertite le connessioni di una delle casse
acustiche.
Una corretta messa in fase degli altoparlanti si rivela all'ascolto. Se
la fase è corretta, la distribuzione stereofonica è buona, non c'è un
buco centrale e i bassi sono normali.
Se invece la fase non è corretta, la localizzazione spaziale dei suoni
risulta difficile.
Spesso si produce un buco centrale e i bassi spariscono in parte.
Ricordiamo di tenere spento l'amplificatore quando si effettuano i vari
collegamenti.
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TRATTAMENTO ACUSTICO DEL LOCALE
Per l'argomento in questione stiliamo alcuni consigli su come migliorare
l'ambiente di ascolto. Per prima cosa bisogna valutare il tasso di
riverberazione della stanza battendo le mani con un colpo secco: se
il suono si prolungherà per un breve istante (eco), questo significa che
le condizioni acustiche determinate dall'arredamento non sono del tutto
soddisfacenti.
Elementi di arredo "base" come mobili, tavoli, tappezzerie, tappeti e
tende sono nostri alleati e costituiscono ostacoli adatti a infrangere
le onde riflesse.
La parete di fronte alla quale sono collocate le casse acustiche è
consigliabile ricoprirla interamente di materiale fonoassorbente e
isolante.
Per l'estetica e per completare il trattamento acustico della
parete, la si può rivestire con un tessuto pesante e a pieghe.
Non è inutile trattare in modo analogo anche le pareti laterali almeno
per la lunghezza di un metro. Lo stesso trattamento vale anche per la
parete opposta, ma questa volta basta fermarsi agli angoli. Nel caso il
tempo di riverberazione fosse ancora troppo lungo si può procedere a
rendere anecoidi anche la pareti laterali.
Un modo eccellente per risolvere il problema, sia dal punto di vista
estetico sia sotto il profilo dell'efficienza, consiste nel rivestire le
pareti con tela di iuta montata su mollettone. Bisogna però dire che il
trattamento acustico totale è necessario solo in casi estremi.
Un ulteriore controllo che si può fare è quello di verificare che le
porte della stanza d'ascolto non vibrino. A questo scopo è opportuno che
i battenti (o il battente) poggino su una superficie elastica quando
sono chiusi. Certe porte particolarmente recalcitranti devono essere
anche imbottite.
Con una accurata sistemazione della stanza d'ascolto otterrete
senz'altro messaggi musicali assai più puri e trasparenti rispetto a
quelli diffusi in un locale riverberante.
Per i locali di piccole dimensioni c'è una difficoltà da risolvere per
rendere un ascolto il più naturale possibile: le risonanze
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LE RISONANZE
Se si inviano agli altoparlanti frequenze a livello costante da 20Hz a
20000Hz, si produrranno, quando si ascoltano certe frequenze, brusche
variazioni di livello: queste sono appunto le risonanze del nostro
locale di ascolto.
Come gli altri anelli della catena Hi-Fi, anche la sala d'ascolto ha una
sua curva di risposta acustica ed è necessario che sia la più piatta
possibile.
Le maggiori imperfezioni della curva di risposta si verificano nel
registro delle basse frequenze, di solito tra 60Hz e 200Hz e possono
generare rimbombi e voci cavernose.
Al di sotto dei 60Hz la sensibilità dell'orecchio diminuisce
notevolmente.
I mezzi a disposizione per scoprire le risonanze in una sala sono
racchiuse nei supporti di ascolto (come dischi, CD, ecc...): un voce
maschile, ricca di toni bassi, un contrabbasso, ecc... questi "suoni"
non devono rimbombare nè essere cavernosi.
Uno dei rimedi per migliorare tale difetto è utilizzare i correttori
di frequenza.
I correttori di frequenza sono sistemi elettronici che consentono di
intervenire sul livello di bande di frequenze assai strette. In questo
modo è possibile correggere i difetti della curva di risposta del locale
d'ascolto. |
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