L'ANGOLO DEL RADIOTECNICO

ISTRUZIONI PRATICHE

PER

RADIORIPARATORE

THE RADIO TECHNICIAN CORNER

parte prima

NOZIONI INTRODUTTIVE

SALDATURA

(15) Se la punta del saldatore è sporca od ossidata lo stagno non aderisce. - (16) In questo caso può bastare immergere per un istante la punta calda nel vasetto della pasta salda per restituirle la lucentezza... - (17) ... e far si che lo stagno vi aderisca.

(18) Quando però si forma una crosta di ossido occorre pulire la punta con carta vetrata sino a mettere a nudo il rame. - (19) Dopo un certo numero di saldature la punta del saldatore può presentare delle macchie dovute alla colofonia che si trova dentro lo stagno: si può ripulire la punta quando è calda con uno spazzolino.

(20) Nei saldatori lampo si presenta dopo alcune ore di lavoro l'inconveniente della rottura del filo; per sostituirlo si deve allentare la vite del mandrino. - (21) Si monta quindi il filo nuovo serrando bene i mandrini.

(22) Per saldare un filo od un terminale si aggancia il filo piegato ad un uncino... - (23) ... vi si deposita sopra un po di pasta salda ... - (24) ...vi si avvicina lo stagno e sullo stagno si appoggia la punta del saldatore ben calda. - (25) Una pallina sferica di stagno indica che il metallo era sporco. - (26) Una saldatura solida.

(27) Talvolta per la fretta si salda un filo ad un terminale senza averlo preventivamente piegato ad un uncino; se per caso allo stesso terminale va collegato un altro filo... - (28) ... si ottiene un risultato che fa perdere molto più tempo. - (29) E' bene evitare l'eccesso opposto perchè se per caso occorre disfare la saldatura per un qualsiasi motivo questo risulta particolarmente difficile.

(30) Se si saldano fili coperti di tubetto isolante non lasciare filo scoperto per evitare possibili contatti. - (31) Dovendo fare una saldatura su un terminale fissato a materia plastica, può accadere che la materia plastica trasudi, per il calore, del liquido che può impedire allo stagno di aderire. Occorre fare la saldatura con una certa rapidità e tenendo il punto dove si salda al di sopra della parte in plastica. - (32) Per fare un collegamento con filo schermato si taglia con le forbici un pò di calza metallica...

(33) ... e si salda l'estremità della calza metallica rimanente , per evitare che si sfilacci. - (34) Evitare di fare i collegamenti con filo isolato con gomma, perchè col tempo e col caldo, la gomma si screpola e si stacca, mettendo a nudo il conduttore.

(35) Per saldare i fili smaltati dei trasformatori pulirli prima con la carta vetrata. - (36) I fili litz delle bobine ed alta frequenza si scaldano alla fiamma di una lampada ad alcool... - (37) ... e si lavano poi nell'alcool.

(38) Per saldare i conduttori ad una spina multipla, si scoprono i conduttori e si infilano nei rispettivi piedini, tirando i conduttori stessi in modo che nell'interno della spina non rimangano condutture scoperte... - (39) ... indi si salda ogni conduttore alla estremità del suo piedino.

III-MISURA DELLE RESISTENZE

(40) Per misurare le resistenze si usa un apparecchio detto Ohmetro: esso ha due terminali che vanno a contatto con gli estremi della resistenza da misurare. La lancetta dà il valore di detta resistenza. - (41) Lo schema elettrico dell'Ohmetro è formato da una pila, un milliamperometro ed una resistenza il cui valore è uguale alla tensione della pila in volt diviso per il valore della corrente di fondo scala espressa in ampere.

(42) Gli strumenti analizzatori per radiotecnici comprendono un Ohmetro con 2 o più portate contraddistinte dalla scritta ohm x1, x10, x100, ecc. - (43) Questo vuol dire che se, misurando una certa resistenza con la portata x10, lo strumento segna 250, il valore della resistenza è di 250x10=2.500 Ohm.

(44) In altri tipi il passaggio da una portata all'altra avviene mediante un commutatore . (45) Le varie portate sono utili perchè, se per esempio, si legge 1.500 Ohm a metà scala dello strumento, è agevole leggere solo valori di resistenze il cui valore è compreso tra 150 e 15.000 Ohm. In radiotecnica è però più spesso usato l'Ohmetro per misure di isolamento e di continuità.

(46-47) Per esempio, se uno vuol controllare se un certo circuito è isolato dalla massa, oppure se un condensatore è isolato, collega i terminali dell'Ohmetro al circuito ed alla massa, oppure ai terminali del condensatore.

(48-49) E' evidente che la portata da usare in questo caso è la più alta consentita dallo strumento. Un cenno particolare meritano i condensatori elettrolitici: essi sono polarizzati e perciò prima di effettuare la misura di isolamento occorre sapere quale dei due puntali dell'Ohmetro è collegato al lato positivo del circuito.

(50-51) Un mezzo semplice è quello di collegare i terminali dell'Ohmetro ad un voltmetro a c.c. Se il voltometro segna regolarmente, è positivo il puntale collegato al positivo del voltometro, se l'indice del voltometro va a sinistra, il contrario.

(52) Con una lampada al neon si realizza un dispositivo per controllare l'isolamento molto efficace ed economico. - (53) Tuttavia non si può usare per controllare isolamento di condensatori, perchè il condensatore per la sua stessa natura offre alla corrente alternata una resistenza tanto minore quanto più è grande la sua capacità per cui la lampadina si può accendere anche quando il condensatore è perfettamente isolato.

(54) Si tenga presente che, quando si deve misurare l'solamento di un condensatore od il valore di una resistenza, bisogna escludere questo condensatore o questa resistenza dal circuito, perchè la misura potrebbe essere falsata dalla presenza di altre resistenze: Nel caso in figura, per esempio, l'Ohmetro darà la somma delle resistenze R, ed R2, e non l'isolamento di C. - (55) Occorre perciò: prima staccare un estremo di C,.. - (56) ... poi effettuare la misura.

(57 e 58) Le prove di continuità servono a stabilire che vi sia continuità in una bobina, un circuito, ecc. la portata da usare in questo caso è la più bassa dello strumento.

(59) Un dispositivo molto semplice per verificare la continuità di circuito è quello in figura. - (60) L'unica eccezione a quanto detto sopra si ha quando si prova la continuità dei filamenti nelle valvole miniatura e nelle bobine nei milliamperometri.

(61) Bisogna usare la portata più alta altrimenti si rischia di bruciare il filamento della valvola o la bobina del milliamperometro. - (62) Attenzione!!! Non effettuate misure di resistenze con l'Ohmetro su circuiti che siano sotto tensione; si rischierebbe di rovinare lo strumento!

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